Creta, le leggendarie origini della perla del Mediterraneo
Quando si parla di Creta, la mente non può che correre all’immagine di un’isola popolata da uomini e da divinità, forte di una bellezza che ne ha decretato un fascino intramontabile. Un ambiente talmente magico da diventare ben presto mitologico, e che oggi ci consegna delle leggende sulla sua creazione che non possiamo non condividere con tutti i nostri lettori.
Il mito della nascita di Creta
Il primo mito leggendario sulla nascita di Creta si è diffuso fin dall’VIII secolo a.C., e riferisce che sia proprio da questo territorio che ha tratto origine la civiltà del nostro caro Continente.
Si narra infatti che Zeus, il padre degli Dei, avesse tradito la propria consorte per Europa, figlia del re Tiro. Per poterla conquistare senza farsi riconoscere, Zeus assunse le forme di un toro bianco e, dopo averla inebriata con il profumo dei fiori presenti nel campo in cui si trovava la giovane, la condusse proprio a Creta, cavalcando le onde del mare.
Una volta giunti sul territorio dell’odierna isola, Zeus e Europa generarono tre figli: Minosse, Radamante e Sarpedonte.
Il mito è così creato. L’episodio della fuga di Zeus con Europa è sicuramente uno dei più emblematici di tutta l’epopea classica, tanto da aver ispirato cartoni animati, film, racconti o canzoni e, come ci ricordano gli esperti di slot machine di Casinos.it, perfino dei giochi. Insomma, un leggendario rapimento che, con il passare dei secoli, continua ad alimentare fantasie e sogni.
La visita alla grotta di Psychro
Ma perché Zeus volle condurre Europa proprio a Creta?
Anche in questo caso, la risposta trae pieno spunto da un’altra leggenda piuttosto nota, che vuole che Zeus fosse stato allevato proprio a Creta e, in particolar modo, in uno dei luoghi più ricchi di storia, la grotta di Psychro, nella prefettura di Lasithi.
La mitologia classica racconta infatti come Gea, la Madre Terra, diede vita a Urano, la divinità del Cielo, e come Urano diede a sua volta alla luce i propri figli, sette titani. Il minore dei titani, Saturno, sposò la sorella Rea, agevolando così la profezia di Gea, secondo cui uno dei figli nati da questa unione un giorno avrebbe eliminato il proprio padre, spodestandolo dal trono.
Proprio per timore di questa eventualità, Saturno ingoiava i propri figli. Per porre fine a questa brutale abitudine, quando Rea partorì Zeus fece in modo che Saturno potesse ingoiare una pietra, invece che il neonato. A sua volta, Gea nascose Zeus in una grotta per poterlo proteggere.
Ebbene, la grotta in questione venne chiamata Diktaean, e si trova proprio nell’altopiano di Lassithi, nella parte orientale dell’isola, laddove oggi si trova la grotta di Psychro, una delle più visitate di Creta.
In questo luogo Zeus venne allevato da Adrastea, una ninfa che lo nutrì con il latte della capra Amaltea. Il piccolo Zeus crebbe in questo modo sul monte Ida e, una volta cresciuto, aiutò la madre Rea ad avvelenare il padre, Saturno, facendo uscire dal suo corpo tutti i fratelli che negli anni erano stati ingeriti, come Poseidone e Ade. Zeus, con i fratelli così salvati e con i ciclopi, condusse una dura guerra contro i titani, riuscendo a prevalere e a conquistare il ruolo di capo degli dei.
Ad oggi, il mito di Zeus continua a rimanere forte e ben impresso nella mente dei cretesi, tanto da essere un vero e proprio vanto del territorio, che non manca di sottolineare la sua forte connessione con le sue origini mitologiche. E poco importa, in fondo, che si tratti di leggende: il fascino dei miti continua a permeare ogni angolo di Creta in modo evidente.