Vivere a Creta: la storia di Nadia

Creta, una delle isole più spettacolari del Mediterraneo, con le sue spiagge meravigliose e con il suo connubio di arte, storia e cultura, ha affascinato Nadia che dal 2008 ha deciso di trasferirsi a vivere in un paesino di pescatori, dove la vita scorre più lentamente e dove ha recuperato la serenità che in Italia le mancava.

Da circa quattro anni lavora come Receptionist in un hotel di Aghia Pelaghia, il paesino in cui vive. Un’occupazione che le permette di avere molto tempo libero da dedicare alle sue passioni e soprattutto a se stessa.

Nadia, quando Creta è entrata a far parte della tua vita?

E’ stato nel 2003, quando l’agenzia per cui lavoravo mi mandò a fare la stagione estiva come Assistente Turistica sull’isola. In quell’occasione ci rimasi da marzo ad ottobre, successivamente ci sono tornata tutte le estati fino a quando, nel 2008, ho deciso di trasferirmi definitivamente. Ora vivo in un paesino di pescatori che si chiama Aghia Pelaghia, a 20 km dalla capitale, in una delle baie più belle dell’isola.

 

Ormai sono 5 anni che ci vivi, cosa puoi raccontarci del posto?

Creta è molto grande, perciò non ci si annoia mai. Dalle spiagge dorate si passa agli immensi altopiani per poi arrivare alle montagne alte fino a 2.460mt ora innevate, paesaggi diversi e molteplici attività che ti fanno apprezzare le diverse qualità dell’isola durante tutti i mesi dell’anno. Lavorando molto d’estate, mi godo di più l’isola da novembre in poi, quando prende i colori autunnali, si inverdisce con le prime piogge e aspetta la neve che resterà sulle montagne fino ad aprile, quando ci sono già 20gradi ed ovunque è pieno di fiori. Quello che mi è piaciuto da sempre del posto è la sensazione di vivere in un’Italia di 50anni fa, famiglie molto numerose, persone semplici e genuine, agricoltura, attaccamento alle origini. Pensa che durante le feste si ballano ancora i balli popolari, fanno grandi tavolate dove condividono tutto quello che hanno e anche se non ti conoscono, ti invitano al proprio tavolo. Ma quello che amo di più è l’orgoglio dei cretesi per la propria isola: per loro è il posto più bello del mondo e non la lascerebbero mai per vivere altrove.

Cosa invece non ti piace?

Diverse cose, tra cui la lentezza della burocrazia. Per ottenere qualsiasi tipo di documento ci si impiega molto tempo. Qui vige sempre la regola del “siga-siga” anche negli uffici pubblici; non puoi ancora richiedere documenti online; gli uffici non sono collegati tra loro perciò vieni sballottato di qua e di là e se non parli bene la lingua è difficile districarsi. Avrei da ridire anche sui trasporti: qui non ci sono treni, soltanto autobus pubblici che fanno molte fermate e che devi cambiare spesso per spostarti di città in città, quindi raggiungere il sud dell’isola diventa una lunga avventura. Da ottobre ad aprile poi non ci sono né voli diretti, né voli low-cost, quindi in inverno devi sempre fare scalo ad Atene ed, essendoci solo una compagnia aerea, i costi per i voli sono logicamente più elevati. Per quanto riguarda il lavoro, nel settore turistico e negozi\attività\bar\ristoranti sulla costa c’è una maggiore richiesta solitamente da aprile a fine ottobre, perciò in inverno non c’è lavoro e i paesini sul mare sono quasi deserti. Gli stipendi poi dall’inizio della crisi si sono molto abbassati, perciò bisogna contenere le spese extra e stare attenti a non sperperare. Di contro, c’è tanto altro di cui non riuscirei a fare a meno… come vivere vicino al mare. Adoro osservarlo al mattino presto o la sera al tramonto, mi tranquillizza e mi aiuta a pensare alle cose che amo, mi piace leggere in spiaggia e fare il bagno fuori stagione quando ci sono pochi turisti. La temperatura poi è perfetta, non scende mai sotto i 10gradi nei due mesi invernali, mentre per i restanti mesi si aggira tra i 18 e i 35 gradi e per me che provengo da una città come Torino, questi aspetti sono stati determinanti per le mie scelte. Un’altra cosa che mi piace del posto è la mancanza di criminalità. Si può stare tranquillamente con finestre e porte sempre aperte e si può camminare serenamente per strada poichè non ci sono furti, stupri o scippi; puoi fidarti ancora delle persone, senza il timore di ricevere fregature e le regole della “parola data” e della “stretta di mano” valgono ancora da garanzia. A tavola si mangia cibo genuino, cucina mediterranea, frutta e verdura freschissime, soprattutto pesce fresco a prezzi contenutissimi. Non ci sono autovelox, telecamere, zone a traffico limitato, nessuno mette le cinture, quasi nessuno mette il casco, difficilmente prendi multe per divieti di sosta o per tasso alcolico un po’ sopra al limite, si vive decisamente meglio senza molti divieti. La qualità della vita è decisamente migliore, non ci sono mai code o traffico, nessuno va di fretta, nessuno è stressato o prende psicofarmaci, qui si dice “siga-siga”, piano piano!! E’ inutile innervosirsi, perché fanno tutto con calma, arrivano con almeno 15minuti di ritardo, anche i mezzi pubblici hanno orari approssimativi, ma bisogna prendere tutto con molta filosofia e non avere mai fretta.

Vivere a Creta: la storia di Nadia

Nella risposta precedente hai accennato agli stipendi che si sono ridotti a causa della crisi…

Sì, purtroppo la crisi non ha risparmiato l’isola di Creta, indubbiamente stiamo stringendo la cinghia, molte attività sono state obbligate a chiudere e ci sono stati molti tagli nel settore pubblico. Creta però è più fortunata rispetto ad altre isole, poiché è abbastanza indipendente ed ha una bassa densità di popolazione rispetto alle grandi città del Nord, dove la crisi è stata disastrosa.

Ed ora, com’è la situazione?

La stagione turistica del 2013 è stata buonissima e di questo ne hanno giovato un po’ tutti i settori, riportando un po’ il sorriso a chi vive intorno ai flussi turistici. Ma ci sono ancora moltissimi disoccupati, le famiglie hanno meno aiuti dallo Stato rispetto a qualche tempo fa e d’inverno, non essendoci turismo, è impossibile trovar lavoro perciò si fa più fatica. L’isola si sta pian piano risollevando, ma ci vuole ancora tempo perché esca definitivamente da questo difficilissimo periodo.

Questa crisi quali cambiamenti ha apportato sui diversi fronti?

I cambiamenti sono stati notevoli. Essendosi ridotti tutti gli stipendi, anche i prezzi degli affitti di case e locali sono scesi, i negozianti si sono adeguati ai salari, per cui sono scesi i costi degli alimenti primari e le famiglie che possiedono un pezzo di terra hanno cominciato a coltivarlo. I cretesi hanno abbassato notevolmente il proprio tenore di vita, che a Creta era altissimo fino ad alcuni anni fa.

Di cosa ti occupi attualmente?

Appena mi sono trasferita ho trovato lavoro in un Ufficio Turistico che faceva da corrispondente in loco per un Tour Operator italiano. Ora da quattro anni sono Receptionist in un hotel di Aghia Pelaghia, il paesino di pescatori in cui vivo.

Vivere a Creta: la storia di Nadia

E’ stato difficile per te trovare l’attuale lavoro?

No, non è stato difficile. Parlo 5 lingue e ho 13 anni di esperienza nel campo del turismo, quindi avendo le idee chiare su quello che volevo fare, ho trovato lavoro abbastanza velocemente.

Per quanto riguarda la richiesta di lavoro, presumo che il settore della ricettività sia quello che offri maggiori prospettive, giusto?

Sì, soprattutto d’estate c’è molta richiesta di personale in tutti gli hotel, bar, ristoranti, noleggi auto\moto, negozi di souvenir e abbigliamento. Le selezioni iniziano a febbraio e fino ad aprile-maggio si può trovare lavoro, ma requisito indispensabile è la conoscenza delle lingue, l’inglese principalmente, anche se attualmente il russo è la lingua più richiesta.

Creta può essere ritenuta senza dubbio uno dei posti più spettacolari del Mediterraneo. Quali sono le bellezze imperdibili dell’isola?

Creta è un’isola molto grande, con una superficie di circa 8.300 km quadrati e con i suoi 150 km di coste, il mare è ovunque pulitissimo, senza la presenza di alghe e meduse. Tra le spiagge più conosciute troviamo: Chrissi, un’isola caraibica desertica dalle spiagge dorate; Elafonissi, definite le “Maldive” di Creta, una laguna di spiagge rosa; Gramvousa, una baia con la spiaggia bianchissima come il borotalco; Vai, una spiaggia dorata con il palmeto più grande d’Europa; Matala, spiaggia famosissima che si affaccia sul Mar Libico, situata proprio sotto una montagna d’arenaria bellissima. Ma Creta non è solo mare, per chi ama la montagna e il trekking ci sono molte gole da scoprire tra cui quelle di Samaria che sono le più lunghe d’Europa. Per gli appassionati di cultura invece, l’isola è ricca di storia, che si respira nei più di cento siti archeologici risalenti all’epoca Minoica, quali i famosi palazzi, come il Palazzo di Knossos dove viveva il Re Minosse, il Palazzo di Festos, il Palazzo di Malia e moltissimi altri. Creta è stata dominata da romani, bizantini, ottomani, turchi, ma soprattutto, per circa 400 anni, dai Veneziani, infatti è ben visibile l’impronta di quel periodo, sul lungo mare di ogni città si trovano ancora ben salde le Fortezze Veneziane che proteggevano la città dagli attacchi via mare, nelle vie dei centri storici trovi ancora Fontane, Logge Veneziane, chiese e palazzi con capitelli e balconi ben conservati, e poi ancora molte chiese bizantine, moschee del periodo Turco, anfiteatri Romani e Monasteri Ortodossi. Chi visita Creta dovrebbe avere un po’ di settimane a disposizione per poter godere appieno di tutte queste bellezze, oppure tornare e ritornare a visitarla come ho fatto io, che anche dopo dieci anni trovo sempre qualcosa di nuovo da vedere.

Vivere a Creta: la storia di Nadia

Qual è il tenore di vita?

Dall’inizio della crisi il tenore di vita si è notevolmente abbassato, ma in confronto all’Italia si vive bene. I costi sono molto più contenuti rapportati agli stipendi che si percepiscono adesso. Per darvi un’idea: personalmente pago al mese 170€ d’affitto per il mio bilocale e una cena a base di pesce si aggira sui 15-20€, perciò i cretesi nonostante tutto continuano a godersi la vita.

Il popolo greco è affabile nei confronti dello “straniero”?

I cretesi adorano gli italiani, amano assaggiare la nostra cucina, ascoltare le nostre canzoni e seguire le nostre mode. Inizialmente hanno un carattere forte e chiuso, poi quando iniziano a fidarsi ti aprono la loro casa e ti accolgono come uno della famiglia.

Secondo te, Creta è un buon posto per trasferirsi e ricominciare una nuova vita?

Io ho viaggiato molto prima di fermarmi a Creta, prima di arrivare alla conclusione che qui si vive decisamente meglio che in Italia. E’ il posto giusto per chi ha la possibilità di lavorare solo d’estate, così da avere più tempo libero durante l’inverno, da dedicare a se stesso e a quello che ama fare. E’ il posto giusto per i pensionati che decidono di godersi la pensione qui sul mare, con temperature più miti e tante attività da svolgere durante il tempo libero. Non posso dire che Creta sia un Paese dove ci si possa arricchire finanziariamente, ma la vita è una sola, perciò, vivendo in modo più sano e con molto più tempo libero, si ha la possibilità di arricchirsi in un senso differente.

Per quanto riguarda le difficoltà, quali la lingua, la ricerca di una casa, ecc..sono facilmente superabili?

La conoscenza della lingua è indispensabile poiché molti parlano solo il greco, ma è un ostacolo facilmente superabile, anche perché qui ogni 3-4 mesi ci sono corsi gratuiti per gli stranieri organizzati dagli Enti Pubblici. Per quanto riguarda la ricerca di un alloggio, sui giornali di annunci ci sono molte case in affitto, costano meno se il contratto è annuale. Ovviamente all’inizio è sempre meglio farsi aiutare da qualche italiano che vive qui; stessa cosa per quanto riguarda i documenti da reperire: meglio andare negli uffici con qualcuno che parli la lingua degli isolani.

Vivere a Creta: la storia di Nadia

Durante questi anni di permanenza sull’isola hai mai avuto qualche rimpianto? Ti è mai mancato qualcosa dell’Italia?

Il mio lavoro mi permette di assentarmi un paio di mesi l’anno durante l’inverno e quel periodo lo passo in Italia, a Torino. Durante quei mesi ne approfitto per mangiare tutte le nostre specialità che tanto mi mancano d’estate, per rivedere gli amici di sempre e per godermi il calore della famiglia, ma quando torno a Creta ritrovo la calma e la tranquillità. E’ un periodo difficile per l’Italia e per gli italiani, perciò l’aria di malcontento è ovunque ed è contagiosa. Questa sensazione di non poter reagire, di non poter far nulla per migliorare la situazione italiana, è qualcosa che non mi manca per nulla quando sono a Creta.

nadiafix@yahoo.it