Epifania: la festa e le celebrazioni a Creta

L’epifania è una delle più grandi feste cristiane celebrate anche nella Grecia ortodossa, con minime variazioni da luogo a luogo ma con qualche interessante particolarità a Creta, dove la sensazione diffusa nell’animo dei credenti è comunque che grandi cambiamenti si verificheranno per la natura tutta e per le persone.

Nei grandi e piccoli paesi di Creta, molti credono che alla vigilia dell’Epifania si aprano i Cieli e tutto quello che viene chiesto con animo puro e sincera Fede si possa realizzare; anche per questo, la sera della vigilia, i bambini e i ragazzi si recheranno di casa in casa per cantare gli auguri. Con la propria voce e qualche strumento musicale tradizionale eseguiranno i tradizionali canti delle feste chiamati kalanta, ricevendo in cambio piccole somme di denaro o dolci, come è tradizione fare anche in occasione del Natale e del Capodanno.

Alla vigilia dell’Epifania allevatori e agricoltori mettono diversi semi di cereali e legumi in ammollo nell’acqua: veccia, fagioli, piselli, cicerchia, mais e grano sono i più comuni a Creta. Al calare del sole i semi ammorbiditi vengono aggiunti nelle mangiatoie e in parte sparsi nei cortili per sfamare passeri e piccioni. Del resto, si dice che alla vigilia dell’Epifania, giorno di digiuno purificatore per i cristiani ortodossi, anche gli animali abbiano meno appetito e si astengano dal mangiare o mangino in modo particolarmente morigerato. Il rito, uno dei tanti che mescolano fede religiosa e magia a Creta, è di buon auspicio per assicurarsi un buon raccolto. Qualcosa di simile al rito del primo giorno dell’anno; a Capodanno, infatti, gli allevatori cretesi sono soliti ospitare una mucca, o capra o pecora, nella propria casa per qualche ora, trattandola con tutto il rispetto e offrendole del cibo. Sarà lei che “parlerà” bene del proprio padrone al saggio e giusto Αΐ-Βασίλης (Àios Vassìlis, il santo conosciuto in Italia come Basilio Magno), in cambio si avrà l’intercessione del santo per un buon raccolto e profique mungiture. In ogni caso, al di là di leggende e superstizioni, in molte zone dell’isola, l’Epifania è l’occasione per gli allevatori di riservare trattamenti e attenzioni speciali ai loro animali e ai loro campi, testimonianza che il legame con religione e natura è ancora molto forte sull’isola, caratterizzata in larga parte da una economia di tipo rurale.

 

Anche la cucina tipica Cretese è influenzata dai riti, religiosi e non, della festa del 6 gennaio: nel rispetto del digiuno da carne e derivati, i semi di vari cereali e i legumi misti vengono cucinati il 5 gennaio, vigilia dell’Epifania, in un piatto tipico chiamato παλικάρια (palikària) che prevede come condimento cipolla e aneto tritato. Questo piatto non poteva mancare sulla tavola delle famiglie cretesi dell’antichità, dove era associato ai riti pagani per accattivarsi i favori degli dei, e non poteva non essere mangiato da tutti i membri della famiglia. La sua tradizione si conserva ancora oggi, a distanza di migliaia di anni.

Il rito più importante legato all’Epifania resta comunque la benedizione della casa e, ancor più, la benedizione delle acque del mare, di fiumi e di laghi. Se ne occupa il pope, il prete della Chiesa ortodossa, che con l’acqua santa, un crocifisso e un mazzetto di basilico visita le case e le benedice, cospargendo di acqua santa gli ulivi, i vigneti. Gli animali aspersi con l’acqua santa, il giorno dell’Epifania, nella fantasia popolare, acquistano la capacità di parlare l’uno con l’altro; c’è chi afferma di aver sentito in questo giorno… conversazioni nelle stalle!

Il pope, infine, si reca in riva al mare o sul greto del fiume per benedire le acque, con una cerimonia decisamente inusuale e suggestiva. Nel giorno dell’Epifania infatti, in cui si festeggia il battesimo di Gesù, battesimo che porta pace e serenità al battezzato, anche i venti si calmano, perché anche loro ricevono il battesimo dalle acque del mare. Poco conta se il mare è forza 8, la certezza del credente è che senza la cerimonia le onde sarebbero state ancor più impetuose!

piatto di legumi e semi vari epifania a Creta cucina tipica cretese

Nei paesi e nelle città, ci si ritrova in spiaggia: i fedeli vestiti a festa e un gruppo di giovani aitanti e coraggiosi in costume da bagno; saranno i ragazzi che si tufferanno per recuperare il crocifisso che il pope getterà in acqua nell’ambito della cerimonia. Il più prestante e coraggioso, che recupererà la croce sfidando le acque fredde del mare del 6 gennaio, riceverà molti onori e una foto sul giornale! Anche se il bagno al mare d’inverno a Creta, non è poi così inusuale.

Nelle città più grandi la processione di accompagnamento del pope e della croce fino al mare si svolge in modo particolarmente solenne; con la banda, rappresentanti dei servizi pubblici, qualche militare in divisa, sindaci e assessori, oltre ai tanti fedeli.

epifania

Si crede che dopo la benedizione anche l’acqua di mare e di fiume acquisti il potere di guarire malanni e ferite, perciò in molti vi immergono mani e piedi dopo la benedizione, o raccolgono un po’ di acqua da portare a casa. L’acqua benedetta potrà essere usata per guarire i propri cari rimasti a casa, ma anche gli animali; verrà utilizzata per bagnare simbolicamente i campi e per lavare gli utensili al fine di mantenerli in buone condizioni e utilizzabili più a lungo.

La benedizione delle acque avviene a Creta ogni 6 gennaio, dalle ampie coste delle famose località turistiche del lato nord a quelle meno battute della costa sud. Nei grandi e piccoli centri, negli isolati villaggi di pescatori, nei laghi di Kourna e Zaros, persino nelle grandi vasche dell’acquario di Creta, il Cretaquarium.

Per la festa dell’Epifania, nel 2015, si presentò un nuovo particolare fatto a Creta; si è deciso di eseguire la cerimonia del lancio del crocifisso nelle acque del lago formato dalla diga di Amari, il cosiddetto “Lago dei Fiumi”, λίμνη των Ποταμών, inaugurato nel 2009. Il lago è situato nella verdeggiante valle di Amari, 25 km a sud est di Rethymno. La particolarità, oltre alla bellezza del suo paesaggio e al ruolo di importante zona umida nel sud-est del Mediterraneo, che offre rifugio a numerosi esemplari di flora e fauna interessanti e rari, è data dal fatto che nelle sue acque, dal mese di luglio del 2014, si sono verificati numerosi avvistamenti di un coccodrillo di 2 metri di lunghezza.

Presumibilmente liberato nelle acque della diga da qualcuno che lo possedeva illegalmente, inizialmente per la rimozione del rettile si sono mobilitati in molti, ma a tutt’oggi Sifis, questo è il nome che gli è stato dato, resta nel lago e ne è diventato una sorta di mascotte. I giovani della zona hanno dichiarato di essere pronti a tuffarsi per recuperare il crocifisso anche correndo il rischio di incontrare il coccodrillo Sifis; non solo, i bravi e ospitali cretesi programmano di offrire a Sifis, per l’occasione, un maialino, che arricchisca la sua dieta fino ad ora principalmente a base di anatre e papere che popolano le rive del lago. Il coccodrillo è una attrazione in più per i turisti e come tutti gli animali, in occasione dell’Epifania, va trattato particolarmente bene, per ingraziarsene i favori e la “produttività”.